La difficoltà di fare manutenzione
La particolare evoluzione che ha avuto il mercato dei portoni sezionali in Italia crea oggi grandi difficoltà nel reperire ricambi, specie sui portoni più vecchi, che sono proprio quelli che richiedono maggior manutenzione. Infatti, quasi tutte le marche che producevano e commercializzavano portoni sezionali fino a poco più di 10 anni fa sono fallite oppure hanno chiuso l’attività. Di alcune rimangono oggi solo il marchio rilevato da altre aziende, ma senza alcuna storicità sulle produzioni e comunque senza possibilità di avere i ricambi necessari.
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La storia dei portoni sezionali in Italia
Il motivo che crea oggi problemi alla maggior parte dei manutentori dipende dalla particolare storia che questo settore ha avuto in Italia.
Periodo | Eventi Principali |
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1980s (Oltre 40 anni fa) | I primi portoni sezionali sono introdotti in Italia da CLEVER, fornitore francese. Diverse aziende italiane come COIL e CAMPISA importano e installano portoni principalmente industriali. |
1990s | BREMET diventa il primo produttore italiano, introducendo il mercato residenziale dei portoni sezionali. |
Fine Anni 2000 | BREMET chiude. BREDA, CORSARO & LISCO e SCARPANTONI cercano di riempire il vuoto lasciato. SCARPANTONI diventa ARCO INDUSTRIE. |
2010 e oltre | Emergono nuovi produttori come BBG, FERRARO, e SEIP. Aziende di basculanti o altri prodotti attinenti come DITEC e DIERRE iniziano a produrre portoni sezionali. Focus crescente sul settore residenziale e logistico. |
Ingressi Produttori Esteri | HORMANN e altri produttori europei entrano nel mercato italiano con innovazioni e componenti unici. |

I primi anni
I primi portoni sezionali sono stati installati in Italia oltre quarant’anni fa.
Il primo marchio commercializzato è stato quello della CLEVER, un’azienda francese che per prima forniva diverse aziende italiane che acquistavano, importavano e installavano i primi portoni sezionali soprattutto sui vani delle aziende industriali.
Molti portoni di produzione CLEVER sono stati installati in Italia marchiati con i nomi di aziende come COIL, LUCIANO, SACIL, CAMPISA, LOAD SYSTEM, ALMA, PASTORE, ecc.
Quasi tutte queste aziende, CLEVER compresa, non sono più presenti oggi sul mercato nella forma originale; alcune hanno chiuso, mentre di molte altre sono stati rilevati soltanto i marchi da parte di aziende costituite più recentemente.
Il primo produttore italiano
La prima azienda italiana a produrre integralmente i portoni sezionali è stata, ancora negli anni Novanta, la BREMET BREVETTI METECNO, società appartenente a un grosso gruppo industriale che per molti anni ha rappresentato il principale produttore in Italia.
Con BREMET è cominciata anche la produzione dei primi portoni sezionali per i garage delle abitazioni, facendo nascere così il mercato residenziale dei portoni sezionali, alternativa di livello superiore alle più semplici porte basculanti.
Il terremoto del settore portoni in Italia
Sul finire del primo decennio del 2000 è avvenuto nel mercato Italia dei portoni un vero terremoto; BREMET ha terminato improvvisamente la produzione con la chiusura dei suoi stabilimenti, lasciando un vuoto enorme nel mercato.
A prendersi questo spazio lasciato improvvisamente libero, sono stati soprattutto i suoi principali concorrenti di allora, BREDA e CORSARO & LISCO soprattutto, e poi SCARPANTONI, che in quegli anni rappresentavano i produttori principali che si contendevano il mercato italiano.
Ma nel giro di pochissimo tempo dalla chiusura di BREMET, anche CORSARO & LISCO ha improvvisamente chiuso per fallimento e SCARPANTONI, che stava affrontando forti difficoltà aziendali, è stata rilevata da una società che operava in un altro settore, fondando ex-novo la ARCO INDUSTRIE.
L’improvvisa scomparsa dal mercato di BREMET e di CORSARO & LISCO, ma anche la radicale trasformazione di SCARPANTONI hanno provocato un vuoto di mercato come raramente si sia visto in qualunque settore.
L’evoluzione del mercato dei produttori
Questo fenomeno ha provocato la nascita di una serie di nuove aziende medio piccole, che acquistando componentistica si sono messe ad assemblare e commercializzare portoni con il proprio marchio.
Sono nate nel giro di pochi anni produttori come BBG, FERRARO, GO, IRIDIUMDOORS, CAREGLIO, SEIP, PELI, TONSINO, ecc. Molte di queste ancora tuttora presenti sul mercato, mentre alcune, come ad esempio TONSINO hanno cessato l’attività, oppure sono state assorbite da aziende più grosse come è avvenuto per GO.
Oltre alla nascita di questa serie di assemblatori, data la richiesta crescente del mercato, anche molte aziende che producevano prodotti differenti ma in qualche modo attinenti, hanno iniziato la produzione di portoni sezionali, molte di queste puntando in modo rilevante specie sul settore residenziale. Tra queste aziende emergono ARMO, DITEC, DIERRE, SILVELOX, SANDRINI, CONEGLIANO SERRAMENTI, KOPRON, ecc.
Molti di questi erano produttori di basculanti che hanno puntato anche sul portone sezionale per acquisire la fascia di mercato di livello medio alto. Altre aziende introdotte nel mondo della logistica, dove i portoni rappresentano uno dei prodotti fondamentali per il lavoro quotidiano dei trasportatori e degli spedizionieri.
Anche i produttori esteri sbarcano in Italia
L’entrata infine nel mercato italiano di produttori europei, prima fra tutti HORMANN, ha completato un panorama di aziende ciascuna con le proprie caratteristiche e con componenti differenti dagli altri.

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